Comix e i No Gravity. Danza e fantasia a ritmo di jazz | INTERVISTA Il coreografo Emiliano Pellisari ci racconta il suo ultimo spettacolo, "Comix. La fantasia al potere", che sarà presentato venerdì al Teatro Celebrazioni di Bologna. Declinato all'insegna del colore, della luce e della novità, in Comix danza e atletica si sposano per dare vita ad uno spettacolo unico dal sapore estrosamente pop.

0
2031
COMIX, la fantasia al potere - No Gravity Dance

BOLOGNA – Definito dal teatro francese “nouvelle magie e danse arienne”, Comix. La fantasia al potere è l’ultima produzione di Emiliano Pellisari. Lo show approda venerdì 14 dicembre alle 21.00 al Teatro Celebrazioni di Bologna.

Comix è uno spettacolo di danza d’autore che reca la firma dell’eclettico Emiliano Pellisari  in collaborazione con Mariana Porceddu, sua compagna nella vita e nell’arte. Mariana, accanto a Pellissari, prende parte al progetto non solo come danzatrice, ma anche in qualità di coreografa. A portare in scena lo spettacolo saranno i No Gravity, straordinari danzatori dalla forte impronta atletico-circense. Pellisari, già autore di coreografie estrose nonché di spettacoli meravigliosi, fa irruzione questa volta, con Comix, nel colorato mondo del fumetto, del cartoon e della grafica. E il risultato è un’autentica prova di physical theatre. Comix non è solo un saggio di grande danza quanto un amalgama armonioso tra teatro, giochi di luce, arte scenotecnica e fantasia. La raffinata fattura dello show si compone di tante piccole storie fantastiche  scandite a ritmo di jazz.

A ridosso dello spettacolo incontriamo Emiliano Pellisari per una breve intervista. Autore teatrale, scrittore, coreografo sui generis, Vittoria Ottolenghi l’aveva definito “architetto del corpo umano”, Pellisari ha fatto esperienza nel cinema in qualità di organizzatore ma anche di regista e sceneggiatore. Artista a tutto tondo, essendo anche scenografo, costumista, illusionista, regista teatrale e produttore di sé stesso, Pellisari crea i suoi spettacoli nel suo Emiliano Pellisari Studio, che è sia spazio teatrale e insieme atelier.

COMIX, la fantasia al potere - No Gravity Dance

*** INTERVISTA AL COREOGRAFO EMILIANO PELLISARI ***

Dal fulgore dell’arte barocca con Dall’Inferno al Paradiso a Comix, l’ultimo spettacolo. Come mai è ritornato “con i piedi per terra”?

Be’, perché sono uno schizofrenico.

Bella risposta! (Ridiamo)

Non c’è nessuna relazione, ma proprio nessuna, fra Comix e Dall’Inferno al Paradiso. Dall’inferno al Paradiso è uno spettacolo, forse il più bello che ho fatto nella mia vita, e non credo di poterne fare di meglio, Comix è un divertimento che ho fatto per i miei figli, per le famiglie e rappresenta un momento di follia, di gioia, di scherzo legato al mondo dei fumetti e dell’immaginario.

Però parliamo anche di cultura pop quindi di qualcosa che è molto pregnante nella nostra società, non trova? Il fumetto è molto presente.

Certo. Il fumetto è molto presente, io ho avuto più ispirazioni da Goldrake che da Ugo Foscolo! È anche un atto di onestà. È inutile continuare a fare gli intellettuali, sul palcoscenico si dovrebbero dire piccole verità come queste, e cioè che i fumetti, i cartoni animati, i manga sono la “vera cultura”: è la cultura che si insinua nei nostri sogni, che hanno i nostri bambini, quella che si trasmette tra padri e figli. Certo non Ugo Foscolo, io di Ugo Foscolo o Leopardi non parlo ai miei figli, mentre invece parliamo delle Winx o di Barbapapà, e se ce la faccio, faticosamente, a volte cerco di recuperare qualche fumetto vecchio tipo Tin-Tin o Corto Maltese.

Lei è un creativo a tutto tondo, una fucina vivente di idee e di proposte. Come ci riesce e come vive il suo rapporto con la creatività?

A essere onesto la creatività, per ora, non manca… non so quanto durerà, adesso ho 50 anni e forse sono al massimo della mia creatività però non è detto che duri sempre. Non sarà un dramma, anzi, non vedo l’ora che questo demone se ne vada via. Così, quando si sarà allontanato, finalmente smetterò di massacrarmi con questa sofferenza e potrò finalmente andarmene in Sardegna, dove vivrò tranquillamente al caldo tutto l’anno. (…) La creatività per me è una cosa semplice, facile, naturale, che mi è venuta da quando sono nato. È una risorsa, un talento… non è neanche merito mio, a essere onesti.

COMIX, la fantasia al potere - No Gravity Dance

Per quanto riguarda la Sua crew, Lei ha un gruppo di danzatori notevoli. Qual è il loro back ground di formazione?

Normalmente la base è sempre classica. I ballerini con la base classica fanno la differenza.

Lo spettacolo che vedremo non si compone di una storia unitaria, è così?

Ci sono una decina di storie diverse collegate, però, tra loro. Per cui è molto divertente perché si passa da una scena all’altra in maniera molto divertente.

Per quanto riguarda la musica come si è orientato e perché?

La musica è jazz. Ho scelto il jazz, che è una musica che a teatro normalmente non viene  usata – e invece penso che sia un’altra cosa da rivalutare – perché trovo che sia molto adatta al fumetto. Dunque credo che il jazz sia veramente molto divertente, che abbia tanta energia e sul palcoscenico si sente. Si spazierà da Gershwin per un pezzo romantico come Promenade, a Miles Davies per un pezzo scatenato come quello per “gli scheletri”. Ci sono brani utilizzati anche da Walt Disney, sempre di jazz classico che accompagna il classico cartone animato. I manga giapponesi non ci sono: sono onesto!

Difficili da trasporre in danza, i manga, o  proprio non si sposavano all’insieme?

No, è un mondo che non mi appartiene. Diciamo che mi interessa di più il fumetto legato alla grafica, legato all’arte o al disegno. Per quanto io abbia sdoganato il fumetto a teatro non sono riuscito ad arrivare al manga.

Aspettiamo dunque il prossimo spettacolo?

Non ne ho idea. Al momento sono concentrato più sull’opera lirica. Adesso sono lontano dal manga. (…) Sono 10 anni oramai che io impazzisco su questo spettacolo (Comix ndr), ci lavoro da tanto tempo, è nato nel 2006, al Teatro Parioli con Costanzo. Sono passati quindi 12 anni ed è uno spettacolo al quale sono molto affezionato. È uno spettacolo unico, si divertirà! È completamente diverso da Dall’Inferno al Paradiso. 

Di Lei aveva parlato in modo molto lusinghiero anche Vittoria Ottolenghi. Quali ricordi conserva di questa grande critica?

I bicchieri di vino che prendevamo insieme! (ridiamo) Non mi sono mai presentato a casa sua (di Vittoria Ottolenghi ndr) con le mani vuote, mai! È sempre stato un gran piacere incontrarla. Il primo spettacolo fu lei a vederlo ed era il 2006, lei non si muoveva quasi più così andai a casa sua con il DVD a farglielo vedere. Le portai una bella bottiglia di vino e sorseggiando il vino ci godemmo lo spettacolo e alla fine lei scrisse all’impronta, davanti ai miei occhi, in 3 secondi l’articolo al computer. (…) Disse di me che non ero un coreografo ma “un architetto del corpo umano”, me lo ricordo ancora. Una sintesi straordinaria che solo una grande critica come lei poteva fare!

INFO

No Gravity Dance Company in
COMIX. La fantasia al potere
venerdì 14 dicembre 2018
ore 21.00
Teatro Celebrazioni, Via Saragozza, 234 – 40135 Bologna. Tel. 051.6154808
www.teatrocelebrazioni.it

BIGLIETTI: www.ticketone.it

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here