BOLOGNA – Va in scena il 21 dicembre al Teatro Europauditorium Il Lago dei Cigni di P.I. Čajkovskij, ad oggi forse il più celebre balletto al mondo. A distanza di oltre cent’anni, l’opera ha mantenuto intatto il suo allure, merito di una storia romantica, intrisa di dolce melanconia, e di una musica celestiale che l’accompagna.
L’atmosfera rarefatta e lunare complice delle apparizioni di Odette, l’amore oltre le apparenze, il doppio, la lotta fra il bene e il male, gli opposti riassunti nelle personificazioni del cigno bianco e del cigno nero caricano l’opera di simboli e di allegorie. Il titolo, che prende ispirazione dal racconto tedesco “Der geraubte Schleler” di J. K. A. Musäus, resta uno dei più amati dal pubblico di tutto il mondo.
Un plot piuttosto semplice ruota attorno alle vicende della principessa Odette, bella ma sfortunata, che l’incantesimo di Rothbart, un mago malvagio da lei respinto, ha relegato a una doppia vita: cigno di giorno e donna di notte. Il sortilegio potrà essere annullato solo da un giuramento d’amore. Al principe Sigfrid, innamorato di lei, spetterà dunque il compito di salvarla. Esistono due finali alla vicenda, uno amaro e l’altro invece raddolcito da un confortante e forse un po’ fiabesco happy end. Ad ora non è ancora dato sapere per quale dei due opterà La Classique, la compagnia di danza che lo porterà in scena il 21 dicembre al TEA.
Il balletto è uno dei più apprezzati della celebre Compagnia moscovita, considerata una delle migliori al mondo. La crew, giovane e dinamica, è composta da un equipe di danzatori altamente formati. La Compagnia inoltre si contraddistingue per la fedeltà con la quale esegue il repertorio classico su coreografie pressoché originali.
INFO
Il Lago dei Cigni
Teatro Europauditorium
21 dicembre
ore 21.00
Produzione Eventi di Danza di Mauro Gianelli
musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij
coreografie Marius Petipa
costume designer Elik Melikov
scenografie Evgeny Gurenko
maître de ballet Evgenia Novikova e Andrey Shalin
direttore artistico Elik Melikov