Tosca, la sontuosa scenografia di Hugo de Ana sul palco dell’Arena di Verona Sabato 5 Agosto alle 20.45 va in scena Tosca, melodramma in tre atti su musica di Giacomo Puccini. Un maestoso allestimento a cura del regista argentino Hugo de Ana che firma, oltre alla regia, anche le scene, le luci e i costumi

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VERONA – Tosca”, di Giacomo Puccini, debutta Sabato 5 Agosto 2017 alle ore 20.45. L’ultimo titolo operistico del Festival Lirico 2017 sarà proposto per cinque rappresentazioni.
Repliche nelle sere del 10, 17, 22, 25 agosto 2017, alle ore 20.45.

Composta tra il 1896 e il 1899, Tosca venne rappresentata per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900. La fortuna del dramma fu dovuta, in parte, all’interpretazione dell’allora trentottenne Sarah Bernhardt, considerata la più grande attrice di tutti i tempi. Alcuni anni prima, infatti, lo stesso Puccini aveva assistito a Milano nel 1892 ad una rappresentazione del dramma recitato proprio dalla Bernhardt nel ruolo della protagonista.

La vicenda è tratta dal dramma omonimo di Victorien Sardou. I due librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, che ebbero modo di lavorare assiduamente col M.o Puccini da quel momento in avanti, intervennero in modo consistente sul testo, alleggerendo diverse parti rispetto all’originale francese.
L’opera pucciniana segue pertanto uno sviluppo narrativo incentrato sui tre personaggi principali: Floria Tosca, Mario Cavaradossi e Scarpia.
Gli avvenimenti si concentrano nell’arco di un’unica giornata, quella del 14 Giugno 1800. Fa da sfondo alla vicenda una Roma papalina in grande tumulto politico e sociale, in un clima di grande fermento dovuto agli avvenimenti post rivoluzionari della Francia di fine Settecento. Tosca porta sulla scena una grande tragedia d’amore, d’inganno e di morte. Floria Tosca è una celebre cantante, diva dalla forte passionalità intrisa di gelosia, donna dai grandi contrasti: religiosa da un lato e trasgressiva dall’altro; il pittore Mario Cavaradossi, suo amante, è un aristocratico di inclinazioni liberali, artista fedele alla Repubblica Romana anticlericale, illuminista rivoluzionario; il barone Scarpia è il villain della situazione, capo della polizia pontificia, simbolo quindi di potere ma anche di corruzione.

La ricchissima partitura abbonda di colpi di scena, ma non mancano certamente romanze straordinarie, oggi conosciute anche da chi non è appassionato di opera lirica.

Tosca fu portata per la prima volta in scena all’Arena di Verona nel 1937, con le scene di Ettore Fagiuoli. L’opera è stata poi riproposta per quindici festival in ben dieci diversi allestimenti. La lettura fatta dal regista argentino Hugo de Ana è stata proposta per la prima volta sul palcoscenico di Verona nel 2006, per poi  essere ripresa negli anni 2008, 2009, 2012, 2015 e 2017, per un totale di oltre cento recite. Tosca è il sesto titolo più rappresentato all’Arena di Verona.

Il regista De Ana trasporta la sua idea di Tosca sul palcoscenico più grande del mondo con una messa in scena creata apposta per questo spazio così maestoso. La rappresentazione di “Tosca” un’opera “fatta di personaggi”, secondo le parole del regista, punta su di una teatralità di carattere quasi cinematografico. L’interesse della regia verte sulla  psicologia dei personaggi, cogliendo le loro intenzioni più drammatiche: “Come in un thriller, una sorta di noir, con un cocktail di politica, religione ma soprattutto di passione; passioni che, dall’inizio alla fine, agitano tutti i personaggi, in tutte le direzioni, non solo nel senso dell’amore e della gelosia”.
L’ambientazione che De Ana ha progettato per l’Arena consiste in una scenografia imponente e dal carattere fortemente simbolico, realizzata con una parata di costumi eleganti e sfarzosamente rappresentativi del periodo napoleonico; la città di Roma viene riproposta con Castel Sant’Angelo e la sua statua dalle enormi dimensioni, la chiesa di Sant’Andrea della Valle, in cui si dà avvio alla vicenda e dove si svolge la fastosa celebrazione del Te Deum, gli sfarzi di Palazzo Farnese, il suono lontano delle campane e il canto del pastorello, ai margini della scena. Un allestimento perfettamente riuscito e molto amato dal pubblico questo riproposto anche quest’anno.
La critica ha definito “Tosca” di  Hugo de Ana non a caso “un’opera da ascoltare con gli occhi”.

Sul palcoscenico veronese debutta Antonino Fogliani che ha già diretto con successo il medesimo titolo nella Stagione Artistica 2016-2017 presso il Teatro Filarmonico. In scena troviamo un cast di grandi interpreti già noti al pubblico dell’arena: nel ruolo del titolo sono protagoniste Susanna Branchini (5, 10/8) e Ainhoa Arteta (17, 22, 25/8), insieme a Carlo Ventre (5, 10, 17/8) e Marcelo Álvarez (22, 25/8) nel ruolo di Mario Cavaradossi.  Scarpia è invece interpretato da Ambrogio Maestri (5, 10, 17/8) e Boris Statsenko (22, 25/8), mentre Romano Dal Zovo sarà Angelotti.

Completano il cast Nicolò Ceriani in veste di SagrestanoAntonello Ceron come Spoletta, Marco Camastra come Sciarrone; nel ruolo del Carceriere sarà per la prima volta all’Arena Omar Kamata; mentre Stella Capelli è Un pastorello.

Gli interpreti sono affiancati dall’Orchestra, dal Coro preparato da Vito Lombardi e dai Tecnici dell’Arena di Verona. Nella produzione è impegnato il Coro di Voci bianche A.d’A.MUS. diretto da Marco Tonini.

INFO
Biglietteria
– Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona
tel. (+39) 045 59.65.17 – fax (+39) 045 801.3287
email biglietteria@arenadiverona.it
Call center (+39) 045 800.51.51 – www.arena.it – Punti di prevendita Geticket
Prezzi: da € 19,00 a 204,00

 

 

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