VENEZIA – Si è chiuso ufficialmente il 13 febbraio con un’inedito volo dell’Aquila il Carnevale di Venezia 2018, un’edizione che quest’anno ha regalato veramente tante sorprese, proiettandosi coraggiosamente nel futuro pur rimanendo saldamente ancorato alle sue più antiche tradizioni.
E’ stata l’edizione del gioco, del circo e di Fellini, dell’intreccio fra immaginario carnevalesco e cinematografico, dei tuffi nel passato tra balli in costume, Gran Gala e feste settecentesche a Cà Vendramin Calergi ma anche party giovani, DJ set e notti sfrenate alle Vele dell’Arsenale. Sono tornati a rivivere antichi rituali, come quello delle parate di animali esotici che portavano stupore e meraviglia tra gli abitanti della laguna in tempi remoti, e se ne sono giocosamente rivisitati altri, come quello del Volo dell’Aquila che, dopo anni di interpreti rigorosamente femminili – ed elegantemente vestite – ha visto quest’anno scendere dal campanile di San Marco, tra lo stupore generale, la sagoma scura e leggermente inquietante di uno spericolato Renzo Rosso, patron della Diesel.
E’ stato un carnevale all’insegna della pace, della sicurezza e dell’abbattimento delle frontiere, non solo metaforiche, che si è allargato come non mai a Mestre e alla terraferma, ai numerosi campi – Santo Stefano, Santa Maria Formosa, Campo San Polo e Campo Manin – e all’intera città metropolitana ma anche all’arte e alla cultura, tracimando veramente ovunque con una offerta culturale e teatrale senza precedenti. Sold out in tutte le serate, uno su tutti, lo spettacolo “La Venexiana” del Teatro Stabile a Palazzo Grimani, drammaturgia contemporanea in vesti cinquecentesche (repliche fino al 18 febbraio), emblematica rivelazione del Carnevale culturale 2018.
Impressionanti come sempre i numeri: 40.000 mila presenze per i due voli, 11.000 mila persone nella prima parte della Festa Veneziana sull’Acqua, 700 vogatori mascherati al corteo acqueo della seconda giornata, 1000 presenze all’Official Dinner Show and Ball a Ca’ Vendramin Calergi e oltre 50 gli spettacoli nei teatri e nei musei.
Ma soprattutto: maschere sempre più protagoniste. Perché, bisogna ammetterlo, anno dopo anno, edizione dopo edizione, sono sempre loro a regalare lo spettacolo più suggestivo: quello che anima gli scenari già di per se unici e ineguagliabili della laguna e blocca il tempo in una dimensione sospesa, riportando in vita i fasti di epoche lontane e trasportando i visitatori in una Venezia magica, onirica e surreale.
Di seguito gli scatti che a nostro avviso meglio la rappresentano. Tratti dal flusso infinito e incontenibile dei social, che non a caso in questi giorni ha dato vita a una parallela e allegra parata, a caccia dell’immagine più suggestiva e rappresentativa dello spirito della manifestazione. (tutte le immagini qui: Instagram / hashtag #carnevalevenezia2018)
Per il resto appuntamento per tutti al Carnevale 2019, dal 16 febbraio al 5 marzo del prossimo anno!
SOTTO: Carnevale di Venezia 2018, Maschere – Gli Scatti Più Belli
FOTO Credits: diritti e copyright sono dei rispettivi fotografi, amatoriali o professionisti, che ringraziamo per averci dato il permesso di pubblicarle e condividerle. (All Rights Reserved, use by permission)
NOTE DI REDAZIONE: Gli scatti di cui sopra sono presentati in ordine di reperimento online.
Se volete farci sapere le vostre preferenze potete “tempestare” di like la fotogallery sulla nostra pagina Facebook qui. (per il profilo Instagram ci stiamo attrezzando).
Useremo la foto più votata per il nostro articolo di apertura del carnevale 2019 – ovviamente previo rinnovo del permesso di utilizzo da parte dal rispettivo fotografo. Nel frattempo: appuntamento per tutti al carnevale dell’anno prossimo!
