SERIE TV – Arriva Halloween e torna Sabrina, l’indimenticabile streghetta protagonista della omonima serie cult degli anni 90, che riappare su NETFLIX in versione rivisitata a partire dal 26 ottobre. In chiave Dark. Vediamo assieme cosa ci riserva la prima puntata, presentata al “FeST – Il Festival delle serie TV” di Milano.
Vent’anni fa in Italia vedevamo per la prima volta Sabrina, vita da strega, la sitcom sulla sedicenne che scopre di avere poteri magici e che deve far coesistere la sua normale routine da liceale con il nuovo mondo sulfureo in cui viene catapultata. Il prossimo 26 ottobre Netflix svelerà al mondo Le terrificanti avventure di Sabrina, il reboot della serie che ha segnato i pomeriggi di un’intera generazione di ragazze e ragazzi cresciuti negli anni ’90. Per nostra immensa gioia, abbiamo visto il primo episodio della serie durante FeST – Il Festival delle Serie Tv di Milano e possiamo quindi anticiparvi quanto questo revival abbia tutte le carte in regola per diventare il fenomeno dell’anno.
Le terrificanti avventure di Sabrina conserva la storia di base del precedente show, che a sua volta è basato sui fumetti di Archie Comics dedicati a Sabrina, the Teenage Witch. Ci sarà quindi Sabrina come protagonista, a pochi giorni dal suo sedicesimo compleanno, e ci saranno le zie streghe che hanno cresciuto la ragazza in assenza dei genitori (padre stregone, madre mortale). Ci sarà anche (evviva!) il gatto nero Salem, fidato alleato di Sabrina in tutte le sue avventure, terrestri e non. Quello che differenzia la serie Netflix dalla sitcom leggera e comedy degli anni ’90 è il tono generale. Il reboot conserva il brio e lo spirito dissacrante di Sabrina, Vita da Strega, ma lo immerge in un’ambientazione e in un racconto dalle fortissime tinte horror. Si parla di stregoneria e del Demonio, dopo tutto.
Dal primo episodio presentato in anteprima a Milano emerge un’atmosfera immediatamente dark, anche a livello visivo. La tavolozza è la medesima di Riverdale, l’altra serie tv tratta da Archie Comics, che fa parte dello stesso universo narrativo di “Le terrificanti avventure di Sabrina”. Le due serie saranno direttamente collegate e non a caso sono frutto dello stesso team di produttori. Insieme, contribuiscono alla ridefinizione del teen drama, che nel contesto della serialità contemporanea sta macinando successi di pubblico e critica mai visti. Come giustamente sottolineato da Violetta Bellocchio, una delle relatrici presenti al Festival delle Serie Tv durante la presentazione dell’episodio pilota di Sabrina, i giovani spettatori dei teen drama di oggi sono molto più esigenti dei loro predecessori. Nell’arco di una generazione, i ragazzi hanno sviluppato un gusto e un occhio che si può tranquillamente definire sofisticato, sia dal punto di vista della scrittura che da quello della messa in scena. L’esempio principe è quello di Stranger Things.
Nel pilot di “Le terrificanti avventure di Sabrina” la nostra protagonista è interpretata da Kirnan Shipka (la figlia di Don Draper in Mad Men) e sta per compiere sedici anni. A mezzanotte del giorno del sedicesimo compleanno, Sabrina (che è una mezza strega, tecnicamente) dovrà affrontare il suo Battesimo Oscuro, che le permetterà poi di frequentare l’accademia dove potrà perfezionarsi nelle arti magiche. Il passaggio all’età adulta come strega costringerà Sabrina a rinunciare a tutti i suoi legami con i mortali, compreso il fidanzato Harvey e le compagne di scuola, eventualità che provoca nella ragazza uno stato di indecisione e sofferenza acute.
Il materiale da teen drama della serie è fin da subito ricchissimo. C’è il rapporto con il fidanzato, la scuola, la pressione da parte della famiglia e il bullismo per la sua condizione di “mezzosangue”. In più, Sabrina è circondata da violenza e oscurità. L’appartenenza di Sabrina al mondo delle streghe la mette in relazione diretta con il Signore Oscuro, Satana, il Demonio. Le streghe non sono più soltanto quelle simpatiche che fanno incantesimi e filtri d’amore, sono seguaci del Diavolo vere e proprie! Ecco che torna a farsi attuale la figura della strega come elemento di rottura nella società, intesa come qualcuno che disturba, che si differenzia dalla norma per individualità e forza sovversiva. Non mancano già nel primo episodio incursioni nell’horror come si deve: mostri e assassini, maledizioni e inganni, con un’abbondanza di spunti narrativi che speriamo di vedere pienamente sviluppati nel corso delle rimanenti puntate. L’attesa per il 26 ottobre è una tortura in piena regola.
Sempre e comunque, viva le streghe.
