Van Gogh. Tra il grano e il cielo. Il genio dell’artista olandese attraverso dipinti, disegni e lettere in una grande mostra A Vicenza una grande mostra documentaria racconta Van Gogh, tra genio e follia uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Oltre 120 le opere in esposizione, oltre a disegni, lettere, documenti e un docu-film che ne ripercorre la storia

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Dal 7 ottobre 2017 all’8 aprile 2018 apre a Vicenza la più grande mostra su Vincent Van Gogh mai organizzata in Italia. Vita e opere dell’artista saranno esposte nella Basilica Palladiana in un allestimento originale e innovativo che ha raccolto 10 mila prenotazioni in un solo giorno.

Van Gogh. Tra il grano e il cielo è il titolo della mostra curata da Marco Goldin, fondatore di Linea d’ombra, colui che ha trasformato l’organizzazione delle mostre d’arte in un vero e proprio polo d’attrazione capace di catalizzare attorno a se l’interesse globale e movimentare flussi di pubblico un tempo inimmaginabili. Su invito del vicesindaco della città Jacopo Bulgarini d’Elci, Goldin riprende la collaborazione con Vicenza per portare in Italia oltre 120 lavori del grande maestro, molti dei quali provenienti dal Kröller-Müller Museum in Olanda, che custodisce una delle collezioni più vaste di Van Gogh. Attraverso 40 dipinti, 85 disegni e numerose lettere, la mostra racconta non solo il lavoro di Van Gogh (1853-1890), ma anche la sua vita, in tutte le sue tappe fondamentali di ricerca artistica e struggimento personale.

Le parole delle lettere, indirizzate soprattutto al fratello Théo, spiegano ciò che Van Gogh non solo vedeva, ma sentiva, e riportava nei suoi quadri; raccontano la vita sempre al limite di un pittore solitario e oppositore di molti di quei principi che la cultura istituzionale gli proponeva nello studio, che pure riteneva essenziale, e che pertanto non è possibile collocare in un movimento o in una corrente. La definizione di pittore “post-impressionista di tendenza espressionista” deriva dal fascino che su di lui esercitava la luminosa tavolozza degli impressionisti, che Van Gogh apprezzava ma di cui non condivideva la prassi di trascurare il disegno preparatorio per la realizzazione delle tele. La mostra offre un’occasione unica per conoscere i disegni dell’artista, solitamente poco o nulla visibili, eppure fondamentali per raccontare la nascita e la formazione di un genio, che in soli 10 anni di attività ha saputo produrre più di 900 dipinti e 1100 disegni, molti dei quali nessuno esiterebbe a definire capolavori.

Le opere e le lettere esposte accanto ad esse, e raccolte da Goldin in un volume che affianca il catalogo della mostra, ricostruiscono le tappe della vita di Van Gogh, tra Olanda, Belgio, Francia, dalla decisione di diventare pittore nel 1880, fino all’ultima decisione di togliersi la vita con l’ultima lettera in tasca nel 1890. Le sue parole si trasformano in immagini ed emergono nei soggetti, nelle pennellate, nei colori che sceglie e che percepisce, e soprattutto nelle sue caratteristiche rappresentazioni della notte: “Spesso ho l’impressione che la notte sia molto più viva e riccamente colorata del giorno”, scrisse in una lettera al fratello Théo; e forse non è un caso che tra i suoi lavori più apprezzati ci siano notti stellate.

Accanto ai lavori di Van Gogh sono esposti in mostra alcuni degli autori della Scuola dell’Aia, al cui realismo l’artista si era inizialmente ispirato, seppur alla ricerca di un linguaggio proprio.

La mostra è inoltre accompagnata da un docu-film realizzato appositamente per l’occasione e proiettato a ciclo continuo in una vera e propria sala cinema, studiata in ogni dettaglio tecnico e funzionale, all’interno della Basilica Palladiana, come ultima, grande stanza del percorso espositivo. Van Gogh. Storia di una vita – questo il titolo del documentario – racconta la breve ma intensa vita del pittore ripercorrendone le tappe e i luoghi e sarà acquistabile in loco in forma di DVD. Al proposito, Goldin ha affermato di essersi recato in Provenza “per filmare i luoghi che frequentò Van Gogh, ma anche per catturare soprattutto quei segni della natura che lo hanno ispirato”. Infine, in un grande plastico di circa 20 metri quadrati, si potrà ammirare la ricostruzione della casa di cura per malattie mentali di Saint-Paul-de-Mausole a Saint-Rémy, dove Van Gogh scelse di ricoverarsi dal maggio 1889 al maggio 1890.

L’impegno del vice sindaco Bulgarini d’Elci per “una Vicenza sempre di più città della cultura, del turismo e dell’arte” è senz’altro ben concretizzato in questo evento che vuole raccontare la vicenda più breve e tormentata della storia dell’arte, la breve vita di un genio assoluto.

“Anch’io mi sento talvolta molto debole, quando lavoro sulle dune o altrove: non mangio certo a sazietà. Le mie scarpe sono tutte rattoppate, usate all’estremo; tutto ciò e altre piccole miserie mi producono molte rughe. Infine, tutto questo sarebbe nulla, Théo, se potessi aggrapparmi all’idea che andrà comunque tutto bene, a condizione di perseverare.”
(Vincent a Théo, estate 1883)

INFO
VAN GOGH. TRA IL GRANO E IL CIELO
Vicenza, Basilica Palladiana, Piazza dei Signori
36100 Vicenza
Dal 7 Ottobre 2017 all’8 Aprile 2018
Orari:
Da Lunedì a Giovedì dalle 9.00 alle 18.00
Da Venerdì a Domenica dalle 9.00 alle 20.00
(la vendita dei biglietti viene sospesa 75 minuti prima dell’orario di chiusura)
Prenotazioni tel. 0422.429999
biglietto@lineadombra.it
prezzi del biglietto da 10 eu a 23 eu
www.lineadombra.it.

 

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