REGGIO EMILIA − Presentata alla stampa lunedì 4 marzo aprirà al pubblico dal 12 aprile al 9 giugno 2019 Fotografia Europea. Il tema di quest’anno? Legami, intimità, relazioni, nuovi mondi. Paese ospite il Giappone.
Fotografia Europea si appresta ad inaugurare la sua XIV edizione, invadendo come di consueto Reggio Emilia, con influenze che quest’anno arrivano veramente da molto lontano. Il paese ospite di questa edizione, che aprirà al pubblico il 12 aprile, sarà infatti il Giappone, culla di una tradizione millenaria che parla una lingua iper-contemporanea. Proprio in Giappone infatti è stato girato, da una giovane artista francese, Justin Emard, un video che riassume, attraverso il linguaggio contemporaneo delle immagini in movimento, tutti i temi caldi di Fotografia Europea: un ballerino e un robot si guardano, muti, e interagiscono con le parole dell’osservazione, in una danza straniante.
Il racconto inizia da qui, dal legame quasi intimo tra uomo e macchina, nel caleidoscopio di linguaggi e nuove prospettive che avvolge la contemporaneità, con uno sguardo costante alla ricerca ma anche a mantenere saldi i rapporti che legano persone, culture, saperi individuali e collettivi, personali e pubblici.
Un viaggio intenso e appassionato tra mostre, conferenze, spettacoli e workshop che dal 12 aprile al 9 giugno 2019 animerà Reggio Emilia, promosso e organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia, alla Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con la preziosa collaborazione di altre importanti istituzioni culturali della regione, come la Fondazione MAST di Bologna, il CSAC dell’Università di Parma, la Collezione Maramotti di Reggio Emilia, la Fondazione Modena Arti Visive, cui si uniscono il MAR, Museo d’Arte della città di Ravenna, l’Osservatorio Fotografico di Ravenna e Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea di Rubiera (RE).
Gli appuntamenti sono tanti e variegati e il rischio di lasciarsi sfuggire qualcosa è sempre dietro l’angolo. Ecco alcune anticipazioni sugli eventi da non perdere, in attesa del grande inizio.
1. I GRANDI DELLA FOTOGRAFIA TRA PASSATO E PRESENTE
Da non perdere sicuramente le mostre dedicate ai grandi maestri del passato, come il tedesco Horst P. Horst, e del presente, come l’americano Larry Fink, affiancate dalle mostre di alcuni dei più prestigiosi fotografi del nostro paese come Vincenzo Castella, Francesco Jodice e Giovanni Chiaramonte. La retrospettiva dedicata al fotografo tedesco naturalizzato americano Horst P. Horst (1906-1999) sarà ospitata a PALAZZO MAGNANI mentre l’antologica dedicata al grande maestro della fotografia americana, Larry Fink (New York, 1941), sarà allestita presso le splendide sale di PALAZZO DA MOSTO. Le opere di Vincenzo Castella, col suo più recente progetto Urban Screens, saranno ospitate nella maestosa cornice della SINAGOGA.
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2. UNO SGUARDO SUL GIAPPONE
I CHIOSTRI DI SAN PIETRO, dopo il recente restauro, accolgono l’Oriente presentandolo attraverso lo sguardo dei fotografi della nuova scuola giapponese Kenta Cobayashi, Motoyuki Daifu e Ryuichi Ishikawa, oltre che attraverso l’obiettivo della rivelazione dell’ultima stagione della fotografia mondiale, la cinese Pixy Liao. In parallelo saranno presenti alcuni grandi artisti europei come Justine Emard o Pierfrancesco Celada, solo per citarne un paio, con i loro lavori ambientati e focalizzati sul Giappone e i suoi contrasti.
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3. PERFORMANCE, DANZA E FOTOGRAFIA TRA ABILITÀ E DISABILITÀ
Il connunbio tra le fotografie di Jacopo Benassi e la danza di due interpreti straordinari – uno abile e l’altro disabile – danno vita a un ambizioso progetto che nasce dalla collaborazione tra Fondazione Palazzo Magnani / Fotografia Europea e la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto.
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4. INTIMITÀ, MEMORIE INDIVIDUALI E LUOGHI COLLETTIVI
I luoghi misteriosi e nascosti della città si aprono eccezionalmente al pubblico. Grazie alla Fondazione I Teatri, i SOTTERRANEI DEL TEATRO VALLI diventano spazio museale e accolgono le mostre di due tra gli artisti selezionati attraverso la open call: l’artista finlandese Jaakko Kahilaniemi e la fotografa franco – armena Lucie Khahoutian.
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5. IL CIRCUITO OFF
Il CIRCUITO OFF, l’evento collettivo per eccellenza, con più di 300 esposizioni ed eventi indipendenti e autogestiti, promossi da gallerie, associazioni, soggetti pubblici e privati, disseminati nel territorio cittadino e provinciale. Da appuntarsi in agenda la serata speciale del 27 aprile in cui musica, performance e aperture straordinarie si susseguiranno fino a tarda notte.
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6. EDITORIA FOTOGRAFICA INDIPENDENTE E ALTRI APPUNTAMENTI
Da non dimenticare il focus sull’editoria fotografica indipendente di [PARENTESI] book fair e le immancabili LETTURE PORTFOLIO alla Biblioteca Panizzi.
Come anche le iniziative diffuse nel circuito esteso di Fotografia Europea, che quest’anno si allarga con mostre e appuntamenti fino a Modena, Ravenna e Bologna. Da segnalare: a MODENA l’imponente antologica sull’opera di Franco Fontana, Franco Fontana. Sintesi, le cui opere saranno esposte dal 23 marzo al 25 agosto, con differenti approcci curatoriali, in tutte le location gestite dalla Fondazione Modena Arti Visive di Modena (PALAZZO SANTA MARGHERITA, PALAZZINA DEI GIARDINI DUCALI e MATA, ex Manifattura Tabacchi). A BOLOGNA, aperta dal 2 febbraio al 22 aprile 2019 presso il Mast e ad accesso gratuito, la grande mostra dedicata a Thomas Struth, 25 immagini di grande formato che offrono uno spaccato del mondo che si cela dietro la tecnologia avanzata, più una video-installazione a tema. A RAVENNA Oliviero Toscani con la provocatoria 50 anni di magnifici fallimenti, al MAR dal 14 aprile al 30 giugno.
E questo naturalmente è solo un assaggio, tutto il resto è da scoprire. Tenetevi liberi qualche weekend tra aprile e giugno, fidatevi, è un buon consiglio.
INFO
Fotografia Europea 2019
Legami, intimità, relazioni, nuovi mondi
12 aprile – 19 giugno 2019
Reggio Emilia
Programma completo qui.