MILANO – La Galleria Salamon ospiterà a Palazzo Cicogna, dal 23 novembre 2018 al 1 febbraio 2019, la mostra “Tabula Picta. Dipinti tra Tardogotico e Rinascimento”. In esposizione 15 dipinti su tavola databili tra l’ultimo quarto del Trecento e l’inizio del Cinquecento, accomunati da tre importanti aspetti: il fondo oro, l’ottimo stato di conservazione e la certezza dell’autografia.
Fondi oro e pittura su tavola. Un connubio di tecniche antiche che riporta alla mente l’effetto mistico della pittura sacra, i fasti del mondo bizantino e che in Italia conobbe la sua massima diffusione in epoca Tardogotica, per poi rarefarsi ed entrare in disuso con l’avvento del Rinascimento, in favore di supporti più pratici ed economici (la tela) e uno sguardo sempre più attento all’umano che non agli effetti mistici del divino. Questo l’oggetto della mostra curata da Matteo Salamon che aprirà dal 23 novembre 2018 al 1 febbraio 2019 a Milano e che non mancherà di richiamare tanto i collezionisti che gli estimatori del genere.
La complessa tecnica della pittura su tavola vide il suo apice tra XIII e XIV secolo, ma si stima che la maggior parte della produzione dell’epoca sia andata distrutta; anche per questo poter ammirare opere così ben conservate è un’esperienza tutt’altro che scontata. Diversamente dalla tradizione del collezionismo italiano, il visitatore viene portato ad apprezzare i lavori in mostra per la loro bellezza, e non per la notorietà dell’autore, che non deve essere considerato più importante dell’opera stessa. Ciò non toglie che venga dato il giusto rilievo alla certezza dell’attribuzione, sulla base delle ricerche e del contributo degli esperti di riferimento per ciascun ambito culturale e spesso del rilievo delle pubblicazioni in cui le opere sono state inserite.
Tra i Maestri presenti, il fiorentino Niccolò di Pietro Gerini, formatosi alla bottega dell’Orcagna e riferimento, a partire dagli anni ’70 del ‘300, della grande committenza fiorentina. Di Antoniazzo Romano, attivo nella maggiore bottega di Roma nella seconda metà del XV secolo, è esposto un capolavoro della fase tarda della sua folgorante carriera. Il cosiddetto Maestro dell’Epifania di Fiesole è presente con eccezionale dipinto nel quale si esprime con un linguaggio suo proprio, che unisce in maniera straordinaria ciò che aveva appreso dal suo maestro, il Ghirlandaio, e il nuovo portato da Botticelli e Jacopo del Sellaio. Allievo, verosimilmente, del Perugino è il Maestro della Lamentazione di Scandicci, del quale è possibile ammirare un capolavoro che si evidenzia per la finezza del brano paesistico. Il percorso non propone solo i fondi oro di area toscana, ma si snoda dal Lazio alle Marche per risalire verso nord est, senza trascurare la Lombardia.
Le tavole documentano un’Italia di territori, in cui tutti gli artisti cercano di parlare una stessa lingua pur con inflessioni e sostrati originali e diversi. Ne risulta un importante confronto fra civiltà, che percorrere l’intero Quattrocento: un’epoca che, come sosteneva Roberto Longhi, non vede l’irradiazione di una temperie formale da un ‘centro’ verso tante ‘periferie’ come accade ad esempio in Francia nello stesso periodo – quanto piuttosto la simultanea espressione di lingue differenti.
Il catalogo è introdotto da un saggio di Mauro Minardi e presenta schede delle opere redatte da Federico Giannini, curate a tal punto nelle dimensioni e nella profondità e accuratezza delle ricerche condotte da apparire come veri e propri brevi saggi. Ciascuna delle opere, inoltre, viene accompagnata dalla scheda di conservazione redatta da Carlotta Beccaria.
INFO
Tabula Picta. Dipinti tra Tardogotico e Rinascimento
23 novembre 2018 – 1 febbraio 2019
Galleria Salamon, Palazzo Cicogna, I° piano, via San Damiano 2, 20122 Milano
Tel. 02 7602 4638 / Email: info@salamongallery.com
www.salamongallery.it
Orario: dal lunedì al venerdì, 10:00- 13:00 e 15:00–19:00
Ingresso libero
Catalogo disponibile in galleria