LUCCA – In esposizione presso il Lucca Center of Contemporary Art (Lu.C.C.A), “A l’imparfait de l’objectif”, una mostra dedicata alla street photography di Robert Doisneau, curata da Maurizio Vanni e organizzata in collaborazione con l’Atelier Robert Doisneau e MVIVA. La mostrà resterà aperta dall’8 Luglio al 12 Novembre 2017.
Doisneau, nato in un sobborgo di Parigi nel 1912, è il fotografo che ha dato un’impronta poetica alla fotografia di strada, immortalando con i suoi lavori tutti i miti e le icone del ‘900, dalla Senna alle periferie operaie, dagli innamorati nei bistrot ai bambini di strada.
“Scene di folle e straordinaria normalità – spiega il curatore Maurizio Vanni – figure riprese durante ciò che potrebbero aver fatto centinaia di volte, ritratte quando si accingono a fare qualcosa di apparentemente insolito o mentre lo stanno facendo. Tutto risulta dinamico e lento, passato e presente, triste e ironico, evocativo e commuovente, evocativo e premonitore, luminoso e offuscato, perfetto nella sua imperfezione”.
Tra le 80 immagini in bianco e nero in mostra appare anche la sua foto più famosa, “Le Baiser de l’Hôtel de ville”, scattata nel 1950 mentre Doisneau stava realizzando un servizio fotografico per la rivista americana “Life” e che all’inizio degli anni ‘90 fu oggetto di un curioso quanto interessante contenzioso. Un coppia francese, Denise e Jean Louis Lavergne, sosteneva di essere la protagonista del celebre bacio immortalato da Doisneau e denunciava di essere stata defraudata dall’artista in quanto questi non avrebbe chiesto il loro consenso. Per difendersi dall’accusa, il fotografo fu costretto a dichiarare che i due soggetti della foto si erano messi in posa. Si presentò Francoise Bonnet che, mostrando la copia autografata dal fotografo, dimostrò di essere lei la vera protagonista dello scatto. La stessa Bonnet nel 2005 vendette quella copia autografata per 155.000 Euro.
La vita e le immagini di Doisneau ci raccontano come egli si immerga totalmente nella realtà per poter cogliere le emozioni che fluiscono intorno. Fu lui stesso a definirsi “pescatore di immagini”, considerando la pazienza un valore fondamentale per il suo lavoro. Al tempo stesso, il suo processo è impulsivo. Ecco come lo racconta lui stesso: “Vi spiego come mi prende la voglia di fare una fotografia. Spesso è la continuazione di un sogno. Mi sveglio un mattino con una straordinaria voglia di vedere, di vivere. Allora devo andare. Ma non troppo lontano, perché se si lascia passare del tempo l’entusiasmo, il bisogno, la voglia di fare svaniscono. Non credo che si possa “vedere” intensamente più di due ore al giorno”.
Doisneau cerca la spontaneità, la straordinaria normalità della vita della gente, personaggi umili e veri, in un possibile non luogo senza tempo. “Quello che io cercavo di mostrare – spiega Doisneau – era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere”.
“Ci sono personaggi e luoghi urbani – afferma Vanni – che pur non rispondendo a particolari canoni estetici risultano maieutici e attrattivi. Il loro fascino unico sta, probabilmente, nell’essere imperfetti. Noi ammiriamo il bello, ma ci affezioniamo a qualcosa che ci stordisce per vigore e forza espressiva. Il perfetto si sublima nell’imperfetto perché la nostra attenzione si focalizza sulle emozioni e sulle gestualità. Doisneau ha scoperto il segreto della vita rincorrendo la verità umana nelle sue bellissime difformità e imperfezioni”.
INFO
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180
www.luccamuseum.com
info@luccamuseum.com
Orario mostra:
Da Martedì a Domenica ore 10-19
Chiuso il lunedì
Biglietti:
intero 9 €; ridotto 7 €