Jack Kerouac è passato di qui. Musica e reading dal vivo a 60 anni dalla pubblicazione di “On the Road” Serata dedicata al romanzo simbolo della Beat Generation domenica 27 agosto 2017 a Modena. Una serie di letture tratte da più opere di Kerouac saranno accompagnate da musica dal vivo per rendere omaggio ad uno dei più influenti autori del Novecento. L'appuntamento è per le 21.30 al Parco Ferrari di Modena

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MODENA – Domenica 27 agosto appuntamento a Modena con l’opera di Jack Kerouac in una serata curata dal collettivo SquiLibri, che si prefigge di “promuovere e far riscoprire la lettura e i libri dentro e fuori i contesti in cui siamo abituati a incontrarli”. Una serie di letture di On the Road”, accompagnate da musiche dal vivo, ripercorreranno le tracce dell’autore simbolo della Beat Generation, a 60 anni dall’uscita del suo romanzo cult. L’ingresso è libero.

“Jack Kerouac è passato di qui” andrà in scena a Modena alle ore 21.30 sul palco del Millybar, all’interno del centralissimo parco Ferrari, dove ci aspettano Stefania Delia Carnevali, Eleonora De Agostini, Francesco Rossetti e Luca Zirondoli alle letture, mentre Daniele Rossi e Davide Cocco Cocconcelli suoneranno dal vivo.

Il reading musicale su Jack Kerouac è la naturale prosecuzione di un lavoro di riscoperta e scavo che il collettivo SquiLibri conduce da un paio di anni sulla letteratura nordamericana (e non solo), avviata con un ciclo dedicato al noir e proseguita di recente con “Londoniana”, omaggio a Jack London.

Entrambi gli autori, London e Kerouac, sebbene accomunati da similitudini, sono molto diversi tra loro e talvolta le loro maggiori opere sono state fraintese. Seppero però ambedue, e questo è il loro trait d’union, trasporre nella scrittura un’ansia di esperienze e di vita vera come pochi altri dopo di loro sarebbero riusciti a fare: passioni e contraddizioni, fallimenti ed eccessi, tutto trova posto e tracima come un fiume in piena dai loro romanzi.

Kerouac, in particolare, è il testimone di una cultura – o controcultura – esplosa negli anni ’60 all’origine di molte espressioni della nostra contemporaneità, dal cinema alla musica. Lo stesso premio Nobel Bob Dylan confessò che la lettura di “On the road”  cambiò la sua vita, “ così come ha cambiato quella di chiunque altro”. E non è il solo a pensarla così.

In effetti il romanzo epocale della Beat Generation (espressione coniata dallo stesso Kerouac ndr) continua a irradiare energia a dispetto dei quasi settant’anni passati dalla sua stesura. Kerouac era solo uno sconosciuto ventinovenne del Massachusetts quando – si dice – lo scrisse di getto (in realtà Kerouac revisionava i propri scritti continuamente, ndr), un rotolo lungo 120 piedi che sembra abbia richiesto tre settimane solo per essere battuto a macchina, nel 1951. La paura della commissione McCarthy paralizzò le case editrici e si dovette attendere sei anni – e parecchie insistenze da parte dell’autore nonché revisioni del testo da parte dello stesso – prima che, nel 1957, la Viking Press accettasse di correre il rischio e finisse col pubblicare il libro. Keruack era uno scrittore pressoché ignoto ma romanzo fu accolto da un successo clamoroso e da quel momento  divenne un long seller.

“On the road spedì un’infinità di ragazzi sulla strada. L’inquietudine e l’insoddisfazione erano lì che aspettavano, quando Kerouac indicò loro la strada” commenterà William Burroughs, amico di Kerouac nonché compagno di sventure, che perdipiù aveva scritto con lui a quattro mani l’opera  “And the Hyppos were boiled in their Tanks”. Lo stesso Burroughs appare in “On the road” in veste di Old Bull Lee e in buona compagnia del poeta  Allan Ginsberg alias Carlo Marx.

La serata offrirà anche l’occasione per ascoltare brani tratti da “I sotterranei”, “I vagabondi del Dharma”, “Big Sur”, “Satori in Paris” e “Maggie Cassidy”, altri romanzi che pur non avendo ottenuto lo stesso successo di “On the road” meriterebbero comunque di essere conosciuti.

È infatti, quella di Kerouac, una scrittura che continua ad affascinare. Da lui stesso definita “spontaneous prose”, il suo stile è un esempio ancora insuperato, una perfetta fusione di musica e letteratura, una sorta di stream of consciousness dove le atmosfere da improvvisazione jazz (il termine beat fra i vari rimanda a quel genere musicale, ndr) si fondono dando vita a una prosa libera, sognante e innovativa.

“Sal, we gotta go and never stop going ‘till we get there.’
‘Where we going, man?’
‘I don’t know but we gotta go.”

INFO
Domenica 27 agosto 2017, ore 21.30
Millybar – Parco Ferrari – Modena
Jack Kerouac è passato di qui
di e con Stefania Delia Carnevali – Eleonora De Agostini – Francesco Rossetti – Luca Zirondoli – Daniele Rossi – Davide Cocco Cocconcelli
A cura di SquiLibri
L’ingresso è libero

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