MAMIANO DI TRAVERSETOLO (PR) – Sarà inaugurata il 9 settembre presso la Fondazione Magnani-Rocca la mostra “Pubblicità! La nascita della comunicazione moderna 1890-1957”, che resterà aperta al pubblico fino al 10 dicembre 2017. Una esposizione che comprende oltre duecento opere per documentare la nascita della pubblicità in Italia.
Protagonista della mostra e primo impulso al commercio, di cui si diceva fosse l’anima, la pubblicità e i suoi primi sessant’anni di storia – dal 1890 fino al 1957 – saranno raccontati attraverso un ragguardevole numero di opere collocate nella splendida cornice della “Villa dei Capolavori” a Mamiano di Traversetolo, non distante da Parma.
Era il 22 giugno del 1890 quando sulla “Tribuna Illustrata” fece la sua apparizione il più “antico” slogan pubblicitario italiano:
Volete la salute??
Bevete il Ferro China Bisleri
Quello fu solo il primo, di una lunga serie, seguito a ruota dallo slogan:
Bianchezza dei denti Igiene della Bocca… La vera Eau de Botot è il solo dentifricio approvato dall’Accademia di Medicina di Parigi.
Per non dimenticare il celebre: “A dir le mie virtù basta un sorriso”, frase ideata per il dentifricio Kaliklor (1919) nonché esito felice di un concorso aperto a tutti e che in seguito sarebbe divenuto una pietra miliare della storia della comunicazione pubblicitaria.
La mostra, curata da Dario Cimorelli e Stefano Roffi, vede in queste prime testimonianze l’incipit della storia della pubblicità declinata lungo una verticale artistica che iniziò alla fine dell’Ottocento per giungere fino al 1957, giusto alle soglie dell’era di Carosello. Obiettivo della mostra è proprio quello di narrare, per immagini, la nascita della pubblicità in Italia.
Dalle prime imperfette forme di comunicazione, dirette e sicuramente semplici, all’introduzione dell’illustrazione quale strumento dall’efficacia persuasiva ma al tempo stesso di grande novità e fantasia, fino al rapporto tra immagine e messaggio pubblicitario passato attraverso diversi media: dal poster, alla locandina, dalla targa di latta fino al packaging della confezione, all’introduzione del messaggio radiofonico, strumento principe della comunicazione di massa prima dell’avvento della televisione.
Il manifesto o cartellone pubblicitario – questo il tema della prima sezione – era infatti nato in Italia verso la fine dell’Ottocento ma sarà solo nei primi decenni del Novecento che raggiungerà il suo Zenith. I primi illustratori furono principalmente artisti e in quanto tali i loro bozzetti e manifesti furono realizzati seguendo già l’idea dell’immagine come forte elemento di comunicazione. Le immagini dovevano essere belle di per sé e potevano catturare l’attenzione grazie alla loro costruzione, alla loro composizione cromatica o ai messaggi ironici di cui si facevano portatrici. Talvolta avulse dal contenuto da loro stesse promosso, potevano stupire, divertire o spaventare il fruitore.
Se confrontata alla produzione europea e statunitense, quella dei manifesti pubblicitari italiani passò, malauguratamente, quasi del tutto inosservata. Questo non per mancanza di talento degli artisti o per la scarsa produzione quanto, soprattutto, per la carenza di adeguate tipografie in grado di realizzare prodotti di qualità. I primi manifesti vennero prodotti tra il 1884 ed il 1892 e negli anni ’80 dell’Ottocento fu grazie alle Officine Grafiche Ricordi, specializzate nella stampa di spartiti musicali, se nacque una sezione dedicata alla creazione e soprattutto alla stampa di manifesti.
La seconda sezione della mostra è dedicata al rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario, dove un elemento rafforza l’altro. Il prodotto è rappresentato e descritto con il suo nome e la marca di produzione, alcune volte viene associato a una frase ad effetto che ne rafforza le caratteristiche e ne ribadisce la sua unicità. È in questa sezione, suddivisa in più capitoli, che si indaga il mondo del manifesto e l’incrocio virtuoso che ebbe luogo tra tematiche specifiche, settori merceologici, scuole, prime agenzie pubblicitarie e soprattutto i grandi maestri, fra i quali Cappiello, Carboni, Codognato, Dudovich, Mauzan, Nizzoli, Testa. Fu per merito dell’arte e della perizia di questi artisti se aziende preminenti hanno visto realizzare i loro marchi divenuti in seguito celeberrimi.
Utilizzando poi il manifesto per reclamizzare i loro prodotti, le aziende incrementarono l’attività di questi illustratori contribuendo ad una sempre maggiore espansione dell’arte del cartellone pubblicitario.
La terza sezione verte sugli gli strumenti di promozione pubblicitaria sviluppati accanto al più noto manifesto, come locandine, depliant, targhe in latta fino all’illustrazione della confezione.
La quarta e ultima sezione è invece dedicata ai nuovi strumenti di comunicazione che si affacciarono dal 1920 in poi, la radio prima e in seguito la televisione, fino ad arrivare al giorno in cui nacque Carosello, che avrebbe spalancato le porte ad un nuovo modo di fare pubblicità.
La mostra, fra gli altri contributi, si avvale della collaborazione e del prestito di un importante numero di bozzetti originali di Carboni, Nizzoli, Testa, Sepo del Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma, e di manifesti d’epoca del Museo nazionale Collezione Salce di Treviso, della Civica Raccolta delle Stampe ‘Achille Bertarelli’ del Comune di Milano, della Collezione Alessandro Bellenda – Galleria L’IMAGE, Alassio (SV).
Il catalogo dell’esposizione, edito da Silvana Editoriale prevede interventi dei curatori Dario Cimorelli, Ferdinando Fasce, Elio Grazioli, Peppino Ortoleva, Stefano Roffi, Stefano Sbarbaro, Anna Villari e le immagini di tutte le opere presenti in mostra.
INFO
PUBBLICITÁ! La nascita della comunicazione moderna 1890-1957
Fondazione Magnani-Rocca,
Via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)
www.magnanirocca.it
Dal 9 Settembre al 10 Dicembre 2017.
Aperto anche tutti i festivi, compresi l’1 Novembre e 8 Dicembre.
Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso.
Ingresso: € 10,00 valido anche per le raccolte permanenti – € 5,00 per le scuole.
Tel. 0521 848327 / 848148 info@magnanirocca.it
Inoltre:
Il martedì ore 15.30, il sabato ore 16 e la domenica e festivi ore 11.30, 15.30, 16.30, visita alla mostra PUBBLICITÁ! e al focus su Francis Bacon con guida specializzata; è consigliato prenotare via email a segreteria@magnanirocca.it, oppure presentarsi all’ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo € 15,00 (ingresso e guida).
Presentando il biglietto d’ingresso della Fondazione è possibile visitare lo Csac a prezzo scontato www.csacparma.it; in programma iniziative comuni fra Fondazione Magnani-Rocca e Csac.
Sempre presentando il biglietto d’ingresso della Fondazione, fra il 30 settembre e l’8 ottobre, ingresso a prezzo scontato al Mercanteinfiera presso le Fiere di Parma.