Un capolavoro ritrovato: il Polittico Griffoni finalmente riunito in mostra a Bologna. PROROGATO FINO AL 15 FEBBRAIO 2021 Palazzo Fava ospiterà fino al 10 gennaio 2021 il Polittico Griffoni, capolavoro quattrocentesco di Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti. L'opera, dispersa per tre secoli, è stata ricomposta nelle sue fattezze originali e sarà in mostra proprio nel capoluogo emiliano, dove vide la luce nel 1473.

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Polittico Griffoni. Santa Lucia (Francesco del Cossa. National Gallery of Art. Whashington)

BOLOGNA – Aperta a Palazzo Fava fino al 15 febbraio 2021 la mostra evento La riscoperta di un capolavoro. Il polittico Griffoni. Un’occasione unica per vedere riunito il Polittico Griffoni, opera quattrocentesca meravigliosa e geniale di Francesco del Cossa ed Ercole de’Roberti.

Bologna, 1470. Floriano Griffoni, ricco bolognese di famiglia notarile, si aggiudica il patronato di una cappella in San Petronio; cosa ambita da ogni famiglia in vista della città, ma a pochi concessa. Se non altro per l’alto costo dell’appalto dell’epoca: fino al corrispondente di 1 milione di euro attuali, arredi esclusi.

Floriano Griffoni sceglie di dedicare la cappella a Vincenzo Ferrer, dichiarato santo solo 15 anni prima, e affida la realizzazione della pala d’altare a Francesco del Cossa, al servizio degli Este di Ferrara, che sceglie come aiutante il giovane ma ricco di talento Ercole de’ Roberti. Tra il 1472 e il 1473, i due artisti realizzano un polittico composto di 17 (o forse 21) figure, racchiuse in un’imponente cornice intagliata da Agostino de Marchi da Crema, che rimarrà nella cappella fino agli inizi del 1700. A quel periodo risale la decadenza della famiglia Griffoni, legata ai Bentivoglio e ad altre nobili casate bolognesi, perennemente in lotta tra fazioni diverse. Approfittò della loro difficoltà il Cardinale Pompeo Aldrovandi, cui non mancavano certo ambizione e spirito di iniziativa, tanto che si impadronì dei beni dei Griffoni, cappella compresa.

Aldrovandi scambiò la cappella con una più importante, nella quale volle collocare i sepolcri di San Petronio e di se stesso, e smembrò il polittico in quadri da camera, che rimasero esposti in casa sua fino al 1731. Dopo di allora andarono dispersi, passando di mano in mano con alterne fortune tra diversi collezionisti. Della cornice si dice fece legna da ardere. Nel 1934-1935 Roberto Longhi fece la prima ricostruzione virtuale del polittico.

Polittico Griffoni. Ricostruzione di Cecilia Cavalca (2013)
Polittico Griffoni. Ricostruzione di Cecilia Cavalca del 2013.

La mostra in corso a Palazzo Fava riunisce di nuovo insieme nello stesso luogo i 16 elementi ad oggi attribuiti al polittico, dando l’occasione al pubblico di ammirare questo capolavoro del ‘400, per la prima e forse unica volta ricomposto secondo lo schema originale, riunito assieme ad alcuni documenti che ne hanno guidato la ricostruzione.

Curata da Mauro Natale in collaborazione con Cecilia Cavalca, questi oltre due anni di lavoro hanno coinvolto i 9 Musei internazionali proprietari delle singole tavole, la metà dei quali ubicati fuori dai confini nazionali – National Gallery di Londra, Pinacoteca di Brera di Milano, Louvre di Parigi, National Gallery of Art di Washington, Collezione Cagnola di Gazzada (Va), Musei Vaticani, Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Collezione Vittorio Cini di Venezia – dando vita a quello che è un evento eccezionale per la storia dell’arte, che ha il merito, tra le altre cose, di ridefinire la centralità della città di Bologna nel panorama Rinascimentale italiano.

Afferma Mauro Natale: “Con il Polittico si inventa un nuovo canone di resa dello spazio e dei volumi. La strada verso la modernità indicata dai due ferraresi nel Polittico Griffoni può considerarsi alternativa a quella di Piero della Francesca e Andrea Mantegna”.

Polittico Griffoni. Sant'Antonio Abate (Ercole de Roberti, Museum Boijmans Van Beuningen. Rotterdam)
Polittico Griffoni. Sant’Antonio Abate (Ercole de Roberti, Museum Boijmans Van Beuningen. Rotterdam)
Polittico Griffoni. Santa Apollonia (Ercole de Roberti, Musee duLouvre. Parigi)
Polittico Griffoni. Santa Apollonia (Ercole de Roberti, Musee du Louvre. Parigi)

La luminosità dei colori, le pose e i soggetti vari e originali dei protagonisti sono posti in risalto da una ben studiata illuminazione e parlano ad alta voce ai visitatori che vi si avvicinano per ascoltare quello che ancora oggi hanno da dire e da dirsi queste figure, di nuovo insieme dopo 500 anni.

Auguriamoci con Natale che la mostra possa scatenare una sorta di gara alla ricerca degli elementi mancanti.

Al secondo piano la presentazione del lavoro di Factum Foundation che dal 2012, attraverso la registrazione ad alta risoluzione e le nuove tecnologie digitali di visualizzazione, ha ri-materializzato le più importanti opere d’arte del passato, tra cui il Polittico Griffoni. Un’occasione per il pubblico di capire e approfondire da vicino il lavoro di tutela e condivisione del patrimonio, dalla ri-materializzazione dell’opera in mostra fino alla ricostruzione di altre opere e documenti andati perduti. Sarà possibile anche vedere per la prima volta la scannerizzazione digitale del celebre Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca, conservato presso la chiesa di Santa Maria della Vita, esemplare unico di statuaria in terracotta rinascimentale.

L’evento è un progetto di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella città, in collaborazione con Basilica di San Petronio, Polo Museale Emilia Romagna, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Factum Foundation, Comune di Bologna. Con il patrocinio di MiBACT Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Pontificio Consiglio della Cultura, Regione Emilia Romagna, Chiesa di Bologna.

Per la tutela dei visitatori, sono state messe a punto tutte le misure di sicurezza richieste per l’accesso, come disposto dalle normative di contenimento del contagio, e stilato un protocollo che prevede, tra le altre cose, l’ampliamento dell’orario di apertura, il contingentamento degli ingressi, l’obbligatorietà della prenotazione (on line, telefonica o via mail) e dell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

INFO

La Riscoperta di un Capolavoro
dal 18/05/2020 al 10/01/2021
PROROGATO FINO AL 10 FEBBRAIO 2021
Palazzo Fava

Orario dalle 10:00 alle 20:30
dal lunedì alla domenica
Biglietti: da 4 € a 10 €

 

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