RavennaMosaico 2019: artisti di tutto il mondo nella capitale del mosaico. Mostre fino al 2020 Da ottobre a novembre il mosaico invade Ravenna con una nuova edizione di RavennaMosaico, la Biennale di Mosaico contemporaneo. La città apre i suoi luoghi più suggestivi ad artisti provenienti da tutto il mondo, che si danno appuntamento qui per esibire le loro opere

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RAVENNA – Inaugurata il 6 ottobre prosegue fino al 24 novembre 2019 la manifestazione che fa di Ravenna la capitale del mosaico contemporaneo, in un’inedito confronto tra antico e moderno. Con mostre ed eventi che si protrarranno fino al 2020

RavennaMosaico 2019. La kermesse, giunta alla VI edizione, si svolge nei luoghi più suggestivi della città: monumenti, musei, chiostri e spazi simbolo della città diventano gallerie d’eccezione in cui arte antica e arte contemporanea si confrontano, in un dialogo costante che si articola attraverso esposizioni, nuove produzioni, convegni, laboratori, cantieri di restauro, incontri e conferenze. 

Al MAR, Museo d’Arte della città di Ravenna, sono da segnalare anzitutto due grandi mostre, che testimoniano come il mosaico possa prestarsi alle più diverse interpretazioni: “Chuck Close. Mosaics” curata da Daniele Torcellini e “Riccardo Zangelmi. Forever young” curata da Davide Caroli.

Figura di spicco dell’arte contemporanea dai primi anni settanta, Chuck Close è un artista famoso a livello internazionale per i suoi ritratti, dipinti in scala monumentale e realizzati a partire da fotografie. La seconda mostra del MAR è invece un’occasione per ritornare bambini, grazie ai lavori di Riccardo Zangelmi, unico artista italiano certificato LEGO® Certified Professional, titolo che può essere vantato da un gruppo ristrettissimo di persone (solo quattordici in tutto il mondo). Per celebrare la città di Ravenna, l’artista ha realizzato un’originale scultura che, realizzata con i celebri mattoncini, raffigura Dante Alighieri. Entrambe le mostre resteranno aperte fino al 12 gennaio 2020 e, quindi, ben oltre la fine di RavennaMosaico 2019.

Chuck Close, Mosaics. Dettaglio di una delle opere in mostra
Chuck Close, Mosaics. Dettaglio di una delle opere in mostra al MAR.

Porta poi il titolo di Vanitas, sempre presso il Mar, il progetto site specific che espone una scultura dalle grandi dimensioni realizzata in mosaico con tessere in vetro specchiato e foglie di palladio da Niki de Saint Phalle nel 1988: Tête de Mort I.

L’artista franco-americana sembra qui voler svilire la drammaticità della morte e ironicamente affermare il superamento della stessa anteponendole la continuità della vita. Non a caso le tessere specchiate, riflettendo l’immagine del fruitore, lo obbligano ad un confronto diretto con la “grande mietitrice”, in una sorta di memento mori nella quale la fine e la contemporaneità si confrontano l’una con l’altra. Il tema iconografico sembra studiato ad hoc per Ravenna, città dei mosaici e dei mausolei, chiaro rimando all’iconografia della vanitas e ad un tema particolarmente connotativo di questo territorio: quello della vittoria della vita eterna sulla morte. Gli stessi monumenti funerari cittadini, dal mausoleo di Teodorico a quello di Galla Placidia, dalla lastra sepolcrale di Guidarello Guidarelli fino alla Tomba di Dante, sembrano ribadire come la vita, la cultura e le testimonianze storiche abbiano prevalso sulla morte terrena e come la caducità umana possa tramutarsi in vita eterna.

L’installazione sarà visibile fino al 12 gennaio 2020.

Vanitas, installazione site specific, MAR, Museo d'Arte di Ravenna, NIKI DE SAINT PHALLE (Tête de Mort I, 1988)
Vanitas, NIKI DE SAINT PHALLE: installazione site specific presso il MAR, Museo d’Arte di Ravenna (Tête de Mort I, 1988)

Oltre alle mostre del MAR sono previsti numerosissimi altri appuntamenti, in un percorso di confronto e collaborazione che coinvolge soggetti diversi, tra istituzioni pubbliche ed enti locali,  biblioteche e centri di formazione, partner consolidati e nuove realtà.

La Biblioteca Classense aprirà per l’occasione i suoi spazi alla Biennale con due interessanti iniziative: la prima è un progetto dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna denominato Incursioni, un intreccio di storie entro il quale il visitatore potrà seguire i fili delle esperienze creative dei più giovani artisti del mosaico, impegnati a sperimentare l’integrazione tra tecniche tradizionali e tasselli realizzati in materiali innovativi come cemento, legno, gomma oltre che tessere appositamente stampante e realizzate in 3D. La seconda è Bibliomosaico, un percorso che si articola nelle sale di lettura al piano terra e pone a confronto libri tradizionali e libri a mosaico, a cura di Rosetta Berardi e Benedetto Gugliotta.

Palazzo Rasponi dalle Teste ospiterà Opere dal Mondo, la tradizionale mostra|concorso a cura di AIMC (Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei) con una selezione di lavori di artisti internazionali; questa edizione sarà a tema dantesco.

Presso Classis – Museo della Città e del Territorio si terrà la mostra Tessere di mare. Dal mosaico antico alla copia moderna: un’esposizione di mosaici pavimentali romani a soggetto marino.
Il percorso espositivo include importanti mosaici provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dall’area archeologica di Populonia e copie di mosaici antichi provenienti dalla collezione del Maestro Severo Bignami. In particolare, sarà esposto un mosaico risalente al I secolo a.C. proveniente dalla Casa del Fauno di Pompei e appartenente alle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

INFO

RavennaMosaico 2019
6 ottobre / 24 novembre 2019
www.ravennamosaico.it
www.mar.ra.it/ita/

Hashtag: #RavennaMosaico2019
Facebook: RavennaMosaico
MAR: www.facebook.com/museocitta.ra.it/

INGRESSO mostre e collezioni del MAR: intero € 9, ridotto € 7

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