Toren, i Sonics e Alessandro Pietrolini | INTERVISTA Presentato al Fringe Festival di Edimburgo debutterà a Bologna il 27 gennaio Toren, lo spettacolo della celebre crew acrobatica italiana, nota e apprezzata in tutto il mondo.

0
1790

BOLOGNA – Saranno a Bologna sabato 27 gennaio al teatro Il Celebrazioni i Sonics. La nota compagnia di danza acrobatica farà tappa nel capoluogo emiliano con Toren, la loro quarta produzione mondiale presentata in prima assoluta al Fringe Festival di Edimburgo nel 2015.

Lo spettacolo sarà quanto mai suggestivo, un inno alla vita o come lo ha definito Alessandro Pietrolini, fondatore e direttore dei Sonics, “un inno alla bellezza”. Lo show è una successione di numeri nei quali l’acrobazia si accompagna all’arte e alla poesia e le tre discipline, insieme, sfoggiano un variegato ventaglio di proposte inusuali. Toren è uno spettacolo ricco di nuove sperimentazioni sia acrobatiche che sceniche, come nella migliore tradizione Sonics.

Lo spettacolo è l’esaltazione della luce e del colore, quest’ultimo visto non solo come simbolo  di felicità e buon umore ma anche di passione e speranza.

Toren è creato e diretto da Alessandro Pietrolini; le coreografie sono dei performer della compagnia, frutto di un virtuoso lavoro di squadra, sempre sotto la direzione di Alessandro Pietrolini mentre Ileana Prudente e Caterina Barbero firmano i sofisticati costumi.

La durata di Toren è di un’ora senza interruzioni, e sarà un bel tour de force per gli artisti-atleti che, come ci racconta Alessandro Pietrolini, “escono letteralmente distrutti” dalla performance. Un incalzante susseguirsi di “quadri molto veloci, della durata al massimo di due o tre minuti ciascuno” dove la luce e il colore – sempre onnipresenti  nelle produzioni della Compagnia – saranno ancor più abbondanti e opulenti che mai  poiché “di luce ce n’è ancora più che in Duum”. Inoltre “le luci di Toren sono molto più performanti e presenti rispetto a quelle di Duum”. Sono poi previsti numeri che, ci anticipa Pietrolini, “sono piuttosto forti, con due o tre momenti da cardiopalma.”

I deboli di cuore sono quindi avvisati. Per tutti: un’opportunità da non perdere per assistere ad uno spettacolo davvero unico nel suo genere e adatto a tutta la famiglia.

***Intervista ad Alessandro Pietrolini direttore artistico e performer dei Sonics ***

Lo spettacolo ha debuttato ad Edimburgo. Come mai la scelta di presentarlo a un festival così importante, oltre che alternativo?

Eravamo già stati l’anno prima con Dum e abbiamo deciso di ritornarci anche con Toren perché il Fringe è un festival che ci ha dato l’opportunità di conoscere diversi produttori internazionali, nel nostro specifico si è trattato di un produttore tedesco che ci ha portato in tournée internazionale lo scorso anno e che farà lo stesso nel 2018; dopo di che siamo tornati con Toren, costruendo uno spettacolo prettamente visuale e adatto a quel tipo di festival. (…) Il Fringe è bellissimo: ogni giorno ti da “uno schiaffo quotidiano di realtà” che ti fa capire che cosa c’è nel mondo e in che direzione devi andare. Quella che abbiamo fatto al Fringe è un’esperienza non tanto fine a sé stessa ma anche una lezione di didattica, che ci ha dato degli input su come costruire gli spettacoli in futuro e quale direzione intraprendere. (…) Ci sono però alcuni limiti, perché per emergere non basta costruire un buono spettacolo ma bisogna anche avere un grosso supporto economico con la pubblicità. Nello specifico si parla di cifre piuttosto importanti. Noi abbiamo ottenuto un ottimo risultato calcolato attorno ai 6000 spettatori ed eravamo al Gilded Balloon, un’università gotica che è anche una delle sedi più importanti del festival.

Toren, lo spettacolo che presenterete, ha un andamento “lineare”, ossia esiste una trama oppure no? Come è stato costruito?

Toren arriva dopo Meraviglia, dopo Duum e Locanda Lumière ed è la nostra quarta produzione teatrale. Se in Meraviglia abbiamo giocato sullo stupore con Duum abbiamo cercato di raccontare una storia legata allo stupore, ma con attori in scena. Toren è un ritorno alle associazioni di Meraviglia con una scenografia molto dinamica. La volontà era proprio quella di ritornare a giocare sull’effetto “wow”. Meraviglia era nato perché avevamo i numeri già pronti, li abbiamo shakerati, assemblati ed è uscito fuori uno spettacolo come Meraviglia. Toren invece ha un suo senso logico e nasce attorno al colore bianco, che poi non è nient’altro che l’insieme di tutti i colori. Lo show, nonostante non abbia nessuna presunzione filosofica o alcuna storia da raccontare, comincia da una metamorfosi del bianco e del nero, con ragazzi che vedremo colorati di bianco e di nero e mano a mano cambiano completamente.

C’è stata una crescita ulteriore rispetto i vecchi spettacoli che lo hanno preceduto, no?

Non è giusto definirli “vecchi spettacoli” perché, in realtà, sono tutti in scena: tutti questi spettacoli vivono di vita propria. Duum è stato in Germania ma poi ci ritornerà. Toren è diverso ma è uno spettacolo performativo adatto ad arrivare un po’ ovunque. E se l’allestimento di Meraviglia è imponente mentre quello di Duum è mediamente imponente, Toren è particolarmente adatto a entrare nei teatri italiani che, pur essendo tantissimi, sono spesso di piccole dimensioni. Toren è idoneo a funzionare anche in teatri piccoli, come quello di ieri sera (a Cento di Ferrara, ndr), alto 5 metri con un palco di 6 metri.

Per quanto riguarda i costumi e le scenografie prodotte immagino sia come sempre tutto “made by Sonics”, vero?

Naturalmente.

E per quanto riguarda invece la musica che cosa avete scelto e per quale ragione?

Diciamo che Toren in questo senso è un “Meraviglie 2.0”. Abbiamo mantenuto quest’atmosfera epica e onirica scegliendo un accompagnamento musicale dato da cori e musiche che avvolgono lo spettatore. Ed è uno spettacolo dove la performance è dominante e non ha nessuna pretesa di raccontare nulla.

Noi ci eravamo incontrati due anni fa parlando di Duum, che cosa è successo nel frattempo?

Quello che è cambiato negli ultimi due anni è che ci siamo spostati di capannone, e ora siamo in una struttura di 800 mq con due sale: la sala aerea e la sala a terra, la costumeria interna, il magazzino, la sala riunioni, è un piccolo lab nel quale tutto può “esplodere”, nel senso che riusciamo a produrre tutto, addirittura possiamo anche fare le prove generali perché abbiamo un’ingente quantità di corrente.

Un gran bel traguardo, direi, soprattutto di questi tempi, e insieme una cittadella firmata Sonics.

Siamo riusciti ad arrivare ad una dimensione aziendale. Abbiamo anche provato a fare richiesta dei fondi FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo ndr) ma nonostante i nostri conti fossero in ordine, lo stesso, non siamo riusciti a rientrare nei loro parametri…

Capita alle istituzioni virtuose purtroppo; ma c’è un legame affettivo particolare che ti lega a questo spettacolo? Che cosa ci attenderà?

Tutti i nostri spettacoli hanno sempre un filo conduttore comune che è o il colore o la luce. Toren è un’ora di inno alla bellezza, lo spettacolo è curato nei minimi particolari. Sensazioni come la paura, adrenalina, stupore, il fascino dell’impossibile e ogni spettatore queste cose le vive in maniera completamente diversa, quindi Toren di per sé è come un libro aperto nel senso che non forziamo… in Duum per esempio la situazione è questa: “siamo qui e vogliamo uscire fuori”, in Toren, invece, lasciamo allo spettatore la possibilità di godersi queste quattro situazioni che lo stesso può trovare dentro sé stesso.

INFO

Toren
27 gennaio 2018
Teatro Il Celebrazioni,
via Saragozza 187
051.4399123

Prezzi da 22 a 29 €
www.teatrocelebrazioni.it | info@teatrocelebrazioni.it

Sonics sito ufficiale: www.sonics.it

PROSSIME DATE DEL TOUR:
25 febbraio,  San Marino – Teatro Nuovo
23 e 24 marzo, Firenze – Teatro Puccini

SONICS: La Compagnia

Compagnia italiana di acrobati, artisti e performer di livello internazionale, i Sonics sono in grado di tradurre il sogno in performance aereo-acrobatiche di grande perfezione e assoluta bellezza estetica. I loro spettacoli sono in grado di coniugare grande forza atletica, acrobazia, spettacolari performance, nei quali la potenza e la forza fisica sposano l’arte dando così vita a  spettacoli unici sospesi tra realtà e illusione.
Acclamati nei teatri e nei festival di tutta Italia, Europa e Asia, i Sonics sono stati chiamati a spettacolarizzare, con la loro presenza, eventi di rilevanza mondiale come ad esempio la Cerimonia di Chiusura dei giochi Olimpici di Torino 2006, l’Inaugurazione dello Stadio di Kiev (Ucraina) per gli Europei di Calcio 2012 e L’Inaugurazione del Pitti Uomo di Firenze in Piazza de’ Pitti a giugno 2017 solo per citare i più rilevanti.

Una curiosità: lo scorso 26 dicembre I Sonics  hanno debuttato in PRIMA  NAZIONALE al Teatro Nuovo di Torino con Steam la loro ultima creazione. Lo spettacolo ha registrato oltre 5.000 presenze collezionando 3 sold out in 9 repliche. Riduttivo definirlo uno spettacolo teatrale, “Steam” è una sfida capace di raccordare creazione artistica collettiva, importanti collaborazioni musicali e artistiche, elementi tecnologici e l’idea di regalare al pubblico un’esperienza di spettacolo dal vivo a 360°. Lo spettacolo sarà nei teatri italiani a partire da novembre 2018. Contemporaneamente sarà possibile vedere o rivedere lo splendido Duum spettacolo con il quale i Sonics varcheranno i confini per andare, dal prossimo dicembre, in tournée in  Germania.

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here